L’area delimitata dai confini istituzionali dei quattro comuni di Montebello della Battaglia, Retorbido, Torrazza Coste e Codevilla costituisce un Distretto con specificità proprie, la cui consapevolezza è venuta altresì maturando e delineandosi durate il processo di costruzione del Distretto medesimo.

Torrazza Coste e Montebello avevano già avuto esperienze in merito, ma parziali e senza la visione strategica d’insieme che caratterizza Colli dell’Oltrepò.

Il Distretto viene interpretato e costruito come strumento innovativo in cui affrontare in modo condiviso uno sviluppo incentrato fondamentalmente su più poli complementari:

  • polo commerciale della GDO,
  • polo delle medie struttura di vendita,
  • polo e rete di sostegno e sviluppo per il commercio di vicinato,
  • polo delle ristorazione di qualità e accoglienza,
  • polo agricolo vitivinicolo,
  • polo artigianale. 

Cercando un equilibrio che tuteli il patrimonio ambientale e paesaggistico del territorio e l’imprenditorialità locale, che si realizza nelle piccole e medie imprese.

La costruzione del quadro conoscitivo preliminare è stato teso a restituire il contesto di azione (territoriale, procedurale e normativo) che il programma può opportunamente assumere ed è stato così articolato:

  • La analisi delle dinamiche locali e la focalizzazione dei problemi
  • Una ricostruzione del quadro normativo volto a definire, nei diversi passaggi decisionali, lo spazio d’azione che è possibile attribuire al piano,
  • Un’analisi sulla consistenza e sulle specificità del settore commerciale nell’area con particolare attenzione ai flussi generati dalla presenza della GDO
  • Una lettura del territorio funzionale alla individuazione e caratterizzazione degli ambienti insediativi del commercio, volta a riconoscerne le specifiche note distintive, e propedeutica alla definizione degli indirizzi di qualificazione e sviluppo in grado di affrontare le criticità in atto e valorizzare la potenzialità emerse.
Nelle successive fasi di elaborazione del Programma, sulla scorta delle risultanze di questo primo passaggio conoscitivo e interpretativo, si è proceduto alla definizione degli obiettivi e di un ventaglio di strumenti d’azione, e di coordinamento delle azioni, collocate entro specifici indirizzi e politiche territoriali.

Si sono venute delineando politiche in risposta ad alcuni obiettivi e criteri di fondo, emersi come quelli condivisi e sostanziali:

  • la costruzione di una governance condivisa delle dinamiche socio-economiche e, in particolare, commerciali;
  • la ricerca di un equilibrio territoriale nella strutturazione della rete dei servizi commerciali, che sposti il baricentro verso l’interno dell’area, rimettendo in gioco anche le aree più rurali;
  • la minimizzazione delle esternalità negative, da ricondurre in particolare al contenimento del pendolarismo di spesa per gli abitanti dei diversi ambiti territoriali;
  • la proposizione di procedure di concertazione e accordo per la condivisione, a livello interistituzionale, delle scelte sul sistema commerciale aventi carattere di sovracomunalità, come strumento di perequazione territoriale;
  • il rilancio e la rivitalizzazione dei centri storici e dei tessuti urbani, assumendo la rete dei servizi commerciali come fattore rilevante nelle politiche di valorizzazione urbana;
  • il rilancio del commercio nelle aree più deboli come misura di sostegno all’abitare, specie per alcune categorie sociali con scarsa possibilità/propensione allo spostamento con mezzo privato.
E’ stato possibile quindi costruire e lavorare con i partner sul seguente sistema di problemi/obiettivi/strategie/azioni.

Il percorso di lavoro e di riflessione successivi ha consentito di rafforzare la coscienza delle opportunità di sviluppo dell’area che potrebbe correre il rischio, sicuramente più forte in un periodo di crisi occupazionale, di appiattirsi esclusivamente sul commercio delle grandi superfici.

Colli dell’Oltrepò intende conseguire l’obiettivo di uno sviluppo armonico e sostenibile, in cui la presenza del Polo interregionale della GdO diventa un elemento che dialoga con tutto il territorio, non ponendosi come soggetto autoriferito, ma interfacciandosi con le altre risorse in una dinamica di reciproca implementazione e riqualificazione.

Da fattore di crisi a elemento in grado di contribuire, con la sua forza attrattiva, allo sviluppo del settore commerciale.

Il ruolo innovativo che la GdO si propone di rivestire nel Distretto, nelle sue diverse declinazioni sociali, ambientali e occupazionali è stato riportato ad una scelta in termini di Responsabilità Sociale, valore aggiunto in grado di connotare tutta l’area.

Sono stati individuati e condivisi come obiettivi strategici:

  • programmazione condivisa delle dinamiche di sviluppo del Polo Interregionale del Commercio, creando una connessione tra le logiche commerciali e le esigenze del territorio;
  • costituzione e gestione di uno strumento di lavoro e gestione permanente del Distretto, definito Cabina di Regia tra i diversi partner e tra i partner e altri soggetti interni ed esterni all’area, con particolare evidenza agli imprenditori del commercio;
  • valorizzazione del sistema di negozi di vicinato, che mantengono vivi i piccoli paesi, garantendo un servizio giornaliero di beni e di relazioni, e del sistema di recettività e ristoro, spunto di frequentazione per i turisti;
  • creazione di un piano di collaborazione permanente con le realtà significative dell’area pubbliche, quali il centro ERSAF di Riccagioia e il Centro Sociale di Villa Meardi, entrambi dotati di strutture e professionalità di alto rilievo, e private;
  • tutela e valorizzazione del patrimonio ambientale e paesaggistico, che si esprime nel centri storici, nel disegno agronomico dei vigneti, nella rete dei sentieri, nella armonia degli edifici storici pubblici e privati, nei primi rilievi collinari, nelle sorgenti termali, nella memoria degli eventi storici che qui si sono succeduti;
  • valorizzazione dei prodotti agro-alimentari e in particolare delle produzioni vitivinicole, che hanno qui raggiunto un significativo livello di qualità;
  • attivazione di una strategia di marketing interna ed esterna finalizzata anche a rendere il territorio attraente come area residenziale per persone provenienti dall’area urbana;
Tra gli obiettivi operativi si evidenziano:
  • sviluppo della rete dei borghi storici all’interno dei quattro comuni, con interventi di riqualificazione e arredo che valorizzino gli esercizi commerciali ancora attivi;
  • costruzione di una rete di percorrenze, che colleghi i luoghi storici, le fonti termali, le ville antiche, i borghi, le aziende vitivinicole e agro-alimentari, anche partendo dalle aree di parcheggio prospicienti la GdO con iniziative congiunte di promozione;
  • riqualificazione e sviluppo dei poli artigianali, dotandoli di opportuni servizi e infrastrutture per facilitare il lavoro e la competitività delle imprese;
  • messa a punto di un piano di valorizzazione, che, partendo dal piano degli eventi e dalle risorse esistenti, riesca a dare una immagine unitaria e di qualità all’area, incrementando il flusso dei turisti e quindi anche la dinamicità del commercio locale;
  • interventi migliorativi delle imprese commerciali, sia sul piano delle dotazioni strumentali che dell’immagine complessiva, in armonia con il contesto urbano/rurale in cui si collocano;
  • realizzazione di servizi alla cittadinanza, con particolare attenzione alle problematiche relative alla conciliazione dei tempi ed alle pari opportunità, in sinergia e collaborazione con il Polo Interregionale del Commercio;
  • promozione e sviluppo di sistemi di produzione di energia rinnovabile;
  • ottimizzazione del servizio di mobilità interna, anche attraverso l’acquisto di mezzi per la mobilità dolce funzionali all’intervento di valorizzazione commerciale.

Per il conseguimento degli obiettivi di mantenimento e sviluppo del sistema commerciale del Distretto è fondamentale consolidare ed incrementare la sostenibilità economica della rete degli esercizi commerciali attraverso una strategia a regia pubblica che ottimizzi il contesto sul piano delle infrastrutture e della comunicazione.

Per individuare le strategie di intervento ottimali, i soggetti pubblici hanno verificato il quadro dell’offerta commerciale e il target di utenti, con le relative esigenze, sia attuale (residente) che potenziale (turisti e nuovi residenti).

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